Web Marketing: detto … fatto!

… è vero dovevamo uscire a dicembre e siamo usciti a marzo ma alla fine siamo usciti.

Da un paio di giorni sono disponibili su slideshare tutte le slide del corso di Web Marketing di Web Marketing Garden.




Si tratta di oltre 1.100 slide che coprono il corso che solitamente teniamo in cinque giornate. Abbiamo deciso di pubblicarlo con licenza Creative Commons in modo che sia liberamente distribuibile e riutilizzabile purchè venga citata la fonte.

Ovviamente le slide sono solo una tracia degli argomenti trattati nel corso e senza il docente che ci parla sopra e l’interazione con i discenti non è certo la stessa cosa. Speriamo comunque che possano essere di stimolo a chi vuole approfondire la materia.

Ecco in sintesi gli argomenti trattati:

  1. Il Web Marketing
  2. La presenza su Internet
  3. Principi di Web Analytics
  4. Email Marketing
  5. Search Engine Marketing
  6. Principi di Web Writing
  7. Pay per Click – Google AdWords
  8. Web 2.0

Buona lettura a tutti!

3 pensieri su “Web Marketing: detto … fatto!

  1. Stefano Bagnara

    Ciao Roberto, sfogliavo le slide relative all’email marketing e trovo che la definizione di “opt-out” riportata alle slide 404 e 416 (e forse altre) sia sbagliata.

    Non credo di aver mai letto una definizione simile e mi pare che il mondo sia concorde nel definire opt-out la pratica (illegale in europa) per cui si comincia a scrivere ad un utente senza aver ricevuto il consenso ma considerando come “consenso” il fatto che lui non decida di disiscriversi.

    Effettivamente varrebbe la pena avere un nome per la metodologia che descrivi (che fondamentalmente consiste nella email non promozionale inviata al fine di ottenere il consenso per effettuare inviare successivi, valido solo nel b2b e in particolari casi come quello che descrivi tu della email al cliente che ha effettuato un acquisto), ma mi pare che definirla “opt-out” sia fuorviante come minimo, sbagliato secondo il mio parere.

    Se, invece, la definizione è riconosciuta già in altri circuiti mi interesserebbe approfondire e capire il perchè.

  2. Roberto Autore articolo

    Ciao Stefano,
    hai perfettamente ragione, così come appare nelle slide senza commento è – come mi hai gentilmente fatto notare – fuorviante se non sbagliato.
    E’ un problema che deriva dalla slide troppo stringata e dalla mancanza delle parole del docente.
    Quello che intendevo è che nel B2C ANCHE mandare email in cui si sollecita esplicitamente il destinatario a dichiarare di volere ricevere email di carattere pubblicitario va fatto rientrare in qualche cosa di assimilabile all’Opt-out e quindi, per la nostra legislazione, non lecito.

    Mi rendo conto del pasticcio creato e ti ringrazio ancora per la precisazione.

  3. Pingback: VOXmail

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