A chi può essere utile Il Manuale dell’eCommerce
A tutti coloro che devono progettare, realizzare, commissionare, gestire o supervisionare un sito di e-commerce nel settore B2C o B2B: marketing manager, direttori commerciali, direttori strategici, product manager e anche web master che vogliano affiancare alle proprie competenze tecniche informazioni di carattere progettuale e di comunicazione. Non è un manuale tecnico ma è un libro per capire come funziona internet e in particolare un sito di e-commerce. Come vederlo dall’alto, capirne il senso e sapere a priori se starà in piedi o meno.
A cosa può servire
Ho cercato di ricorrere il meno possibile alla teoria se non per aiutare a capire la direzione in cui si sta muovendo il web. A qualche concetto astratto ho affiancato molti esempi seguendo tre linee guide che spero traspariranno:
- Porre le esigenze degli utenti al centro rispetto a quelle delle aziende. I siti non sono fatti per le aziende ma per gli utenti / clienti che li frequentano;
- Dare un valore tangibile a quello che si fa online: fissare degli obiettivi, assegnarvi un valore e imporsi di raggiungerli;
- Misurare non tanto per il gusto di farlo ma per sapere quanto ci è costato il sito, indipendentemente dal fatto che venda o meno, e quanto ne abbiamo ricavato.
13 motivi per leggere questo libro
Parte Prima
L’e-commerce: qualche dato sull’e-commerce. Serve a convincervi o darvi modo di convincere il vostro capo che non si può più aspettare. O ci si butta o si va a fondo con tutta la nave. Anche la comunità europea lo ha detto: la speranza di crescita per l’Europa nei prossimi anni è online. Il mercato tradizionale è oramai saturo.
Valutare l’opportunità di un progetto e-commerce: non sempre la prima idea che ci viene in mente è quella giusta. Questo capitolo dovrebbe permettervi di capire se il vostro business online starà in piedi o meno, quanti soldi potrebbero volerci o se dobbiamo calibrare meglio l’idea iniziale.
Il sito di e-commerce: sembra strano ma oltre l’80% dei siti di e-commerce, diretto o indiretto, B2C o B2B, è fatto pensando all’amministratore delegato dell’azienda che lo ha commissionato e non ai clienti. Peccato che a comprare sono proprio questi ultimi. Molti esempi, molti consigli su cosa fare e cosa non fare, per fare un sito in cui, se non facile, non sia nemmeno troppo difficile acquistare o capire i prodotti o servizi che offre.
Piattaforme per l’e-commerce: il mercato offre tantissime soluzioni. Una piccola guida per orientarsi e capire prima di scegliere quello che ci serve per evitare di dover cambiare piattaforma a metà percorso.
Web design: usabilità, user experience e accessibilità devono guidare lo sviluppo di un sito di e-commerce. Troppo spesso la mera ricerca estetica sovrasta quella funzionale e si finisce per creare un sito che non sfigurerebbe appeso in un museo ma che risulta inutilizzabile su internet.
Aspetti legali e fiscali: cosa si deve fare per aprire un sito di e-commerce? È obbligatorio emettere fattura? Come si devono raccogliere gli indirizzi per fare email marketing? Se si vende in Europa chi deve pagare l’IVA? E fuori dalla Comunità Europea? È lecito usare i cookies? Se vi siete mai posti almeno una di queste domande, e anche se non ve le siete poste, è il capitolo che fa per voi.
Promozioni e offerte: Abbiamo aperto un sito di e-commerce, ci vengono tanti utenti ma nessuno compera: possiamo stimolarli in qualche modo? Qui si possono trovare una serie di consigli e suggerimenti.
Parte seconda
Il Web Marketing: tutti coloro che sanno cos’è il marketing e si chiedono se e cosa cambia online possono farsi un’idea abbastanza precisa delle nuove tematiche da affrontare e delle differenze più macroscopiche. Chi è digiuno di marketing può familiarizzare con la multicanalità, scoprire chi sono e cosa vogliono i prosumer, leggere di Chris Anderson e dell’importanza della teoria della coda lunga e del perché il Cluetrain Manifesto vecchio di oltre 13 anni continua a rivelarsi una preziosa guida per il futuro.
Web Analytics: avere un sito internet e voler fare e-commerce senza una buona conoscenza della web analytics è come correre una campestre bendati. Più vi siete allenati e più correte forte, e più sarà probabile andare a schiantarvi a pochi metri dalla partenza.
Search Engine Optimization: su Google vengono fatte più di un miliardo di ricerche al giorno. Un ottimo motivo per capire come fare a posizionarci ai primi posti nelle pagine delle risposte di chi cerca i nostri prodotti o servizi.
Google AdWords: la leva di web marketing che attualmente dà il miglior ritorno sull’investimento a patto di capirne nel dettaglio il funzionamento in modo che CPC, CTR, CPM, punteggio di qualità e corrispondenze generiche, a frase, esatte, inverse e modificatore non siano uno scioglilingua ma compagni quotidiani a cui dare del tu.
Email Marketing: lo strumento principe per fidelizzare i propri clienti, aumentare la frequenza di acquisto e lo scontrino medio. Attenzione però: deliverability, spam e reputation online non devono essere un problema ma un’opportunità per distinguersi.
Il Futuro: social e mobile commerce: certo Facebook e Twitter fanno ormai parte del nostro presente. Noi cercheremo di figurarci il prossimo futuro: come innescare il tanto agognato word of mouse e cosa potrebbe succedere nei prossimi anni, se non altro per coglierne le opportunità quando ci passerà di fianco.
Ringraziamenti
Oltre a tutti i miei clienti e ai miei studenti, da cui ho imparato più di quanto ho insegnato, devo ringraziare il mio ruvido editor Fabio Brivio, che mi ha incitato e spronato senza mai perdere l’entusiasmo.
Grazie a Cristina Falzolgher, che mi ha accompagnato nella stesura del libro.
Grazie anche a Valeria e Alessandra, che lo hanno reso possibile.
Conclusioni
Sicuramente in queste pagine abbiamo tralasciato più di quanto abbiamo detto ma sarei contento se fossi riuscito – oltre a farvi appassionare a un argomento di sicura attualità e in così rapida evoluzione – a trasmettere quattro concetti:
1) Un sito internet va fatto per gli utenti e con il punto di vista degli utenti, non per noi e per la nostra azienda.
2) Non esiste una verità o una ricetta applicabile per chiunque. Ogni imprenditore deve prendere spunto dai suggerimenti illustrati e applicarli alla propria realtà.
3) Ci sono infinite possibilità di sbagliare, l’importante è cercare di porsi degli obiettivi e verificare costantemente se li stiamo raggiungendo, misurandoli in modo oggettivo.
4) Umiltà, curiosità e perseveranza sono doti indispensabili per un buon business online.
Per chi non ne avesse avuto ancora abbastanza, diamo appuntamento online su www.webmarketinggarden.it .