La prima edizione di Email Marketing: Guida pratica per fare business con l’email è uscita meno di un anno fa ma le copie stanno fortunatamente esaurendosi e così sto lavorando alla nuova versione che dovrebbe uscire nella primavera di quest’anno.
Oltre a ringraziare i lettori che ne hanno decretato il successo, vorrei chiedere aiuto a tutti per la nuova edizione.
In particolare chiedo gentilmente di segnalare;
- errori, inesattezze, imprecisioni o punti poco chiari;
- argomenti da approfondire;
- nuovi argomenti da inserire;
Inoltre chi volesse segnalare nuove piattaforme italiane di email marketing può scrivere a info@ghislandiweb.it e riceverà uno specifico file da compilare.
Inultimo invito tutti coloro che avessero delle case history interessanti da segnalare a mettersi in contatto con me tramite il medesimo indirizzo di email
Grazie a tutti per la collaborazione e a presto.
Guida senza dubbio interessante, completa e ricca di casi pratici.
Poco chiara, secondo me, la parte sulla privacy: dopo averla letta, ora ho più dubbi di prima. Sarà anche colpa della complessità della legge italiana.
Da approfondire, per la prossima edizione, la parte sull’email design.
Ciao Gianluca,
grazie dei preziosi consigli. Li terrò sicuramente presenti per la nuova versione.
Se nel frattempo vuoi esplicitare i tuoi dubbi sulla Privacy provo a integrare in queste note.
I miei dubbi riguardano la distinzione tra B2C e B2B. Nel secondo caso, leggo che ci sono molte più aperture, nel senso che possiamo inviare mail per instaurare i primi contatti con informazioni sull’azienda.
Vuol dire che nel B2C posso comunque inviare una mail con richiesta di consenso, senza contenuti promozionali? E nel nel B2B posso farlo inserendo anche contenuti pubblicitari, per es. il link al sito?
E dopo aver inviato queste mail di richiesta, e non ottengo il consenso, posso inviarne delle altre? C’è un limite a questo tipo di attività?
Infine, non si fa cenno a mail informative. Posso inviare una newsletter puramente informativa (per es. con le notizie di un giornale online) senza richiedere il consenso preventivo dei destinatari? Grazie in anticipo.
Ciao Gianluca,
cerco di fare chiarezza con tutti i limiti dovuti al fatto di non essere un legale.
Nel B2B è possibile mandare email chiedendo di poter inviare informazioni di carattere pubblicitario dicendo solo chi sono e di cosa mi occupo, con un eventuale link al sito web, ma senza inviare informazioni di carattere pubblicitario (foto prodotti, descrizione prodotti/servizi, promozioni, ecc…).
L’operazione eventualmente può essere reiterata senza eccedere e dando la facoltà comunque di chiedere di non ricevere altre comunicazioni da noi in qualunque momento.
Nel B2C NON è invece possibile contattare in alcun modo i destinatari a meno che non siano stati esplicitamente loro a chiedere di ricevere email o a iscriversi a newsletter.
Nel caso di email puramente informative, senza nessun fine di lucro e/o promozionale – e qui è difficile distinguere bene, potrebbe essere possibile nel B2B ma penso non sia possibile nel B2C.
Comunque ti suggerirei di rivolgere queste richieste direttamente al Garante delle Privacy scrivendo a garante@garanteprivacy.it . Come sottolineato più volte ho cercato di interpretare quello che dicono le varie leggi a rigurdo ma non sono un avvocato nè un esperto di diritto per cui la mia preparazione e capacità di dominare questi aspetti è limitata e da considerare solo orientativa.
Se ottieni qualche informazione di interesse ti sarei particolarmente grato se ce ne dessi notizia.
Gianluca,
nel mio blog ho recentemente approfondito l’argomento privacy e b2b fornendo anche link ai testi del garante o a sentenze:
http://emailmarketingblog.it/tags/privacy
Come Roberto, comunque, non sono un avvocato ma credo che le risorse possano essere comunque utili ai tuoi legali per fornirti consigli: loro, solitamente, sanno leggere tra le righe cose non troppo ovvie per noi.
Grazie a Stefano per il suo fattivo contributo.
E’ incredibile come un argomento come la Privacy apparentemente non interessi a nessuno e poi ogni volta che viene citato provoca sempre un notevole interesse.
E’ anni che organizzo per convegni vari corsi sulla Privacy – con avvocati titolati – che vanno sempre deserti e poi appena nel corso della conferenza si parla di Privacy la sessione degenera.